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I PARTNER

4Cities4Dev è finanziato dall'Unione Europea, e coinvolge come partner 4 città europee, con Torino come capofila, e Slow Food.

 

LE ADOZIONI

Per descrivere l'approccio Slow Food sono stati individuati sette casi studio in diversi paese africani, gemellati con le città partner

 

KENYA - BILBAO


La comunità del Presidio dello yogurt dei Pokot con la cenere, in Kenya, è sostenuta, nell'ambito del progetto 4Cities4Dev, dalla città di Bilbao.
Una delegazione della città ha visitato il Presidio nel 2011, e alcuni membri della comunità erano presenti ad AlGusto a Bilbao a dicembre 2011.

PRESIDIO SLOW FOOD DELLO YOGURT DEI POKOT CON LA CENERE


Da sempre le comunità dei villaggi di Tartar e Soibee, come molte altre comunità della zona, producono un alimento insolito: uno yogurt fatto con latte di vacca (incroci fra razze locali e zebù) o di capra, mescolato alla cenere di cromwo, un albero autoctono. Conosciuto nel dialetto locale come lolon chomi suton (mala ya kienyeji o kamabele kambou, in swahili), lo yogurt con la cenere era di estrema importanza nella dieta e nella cultura della comunità Pokot e, in particolare, rappresentava uno degli alimenti principali per i pastori in cerca di pascoli.

 

Oggi, l'allevamento è meno diffuso e, di conseguenza, è diminuita la disponibilità di latte, con una conseguente riduzione drastica della produzione di yogurt. Inoltre, le comunità hanno rapidamente perso l'orgoglio della propria cultura alimentare. Lo yogurt, ormai, è prodotto da poche famiglie per il consumo privato e soltanto occasionalmente l'eccedenza è venduta sui mercati locali.

 

Lo yogurt con la cenere - ottenuto da latte crudo - ha una consistenza omogenea, densa ma fluida. Dal latte di vacca e di capra - che sono lavorati separatamente - si ottengono due diverse varietà di yogurt: il primo è riservato agli uomini, il secondo - dal sapore intenso e rinomato per il valore nutritivo - a donne e bambini. Il sapore dello yogurt varia anche a seconda della durata della fermentazione. Gli animali sono alimentati al pascolo e la mungitura si effettua manualmente due volte al giorno. Il latte si raccoglie nella calabash, tradizionale contenitore ricavato dalle zucche, e si lascia riposare per almeno tre giorni. Queste zucche - che hanno una buccia molto dura - sono scavate all'interno, essiccate e lavorate a lungo con acqua bollente, legno di cromwo - lo stesso albero dal quale si ricava la cenere - e latte, in fasi successive fino ad eliminare completamente il retrogusto amaro, la cui scomparsa segnala la fine del processo.

 

Quando sono pronte, vi si raccoglie il latte, si aggiunge la cenere e si lasciano riposare in un luogo fresco e asciutto: su una speciale rastrelliera sulla parete interna della capanna, oppure parzialmente interrate. Una volta scolato il siero, i contenitori sono richiusi e agitati con movimenti regolari. La cenere ha potere disinfettante, migliora il gusto (dando una nota aromatica) e conferisce un caratteristico colore grigio chiaro.


Con questo progetto Slow Food intende salvaguardare un prodotto molto particolare in cui la comunità Pokot si riconosce e identifica. Attraverso lo yogurt si vuole contribuire a rafforzare la comunità, che già oggi è quasi del tutto autosufficiente dal punto di vista economico e della sussistenza alimentare. Il lavoro più importante riguarda la sanità animale e il progressivo miglioramento delle varie fasi di produzione, per arrivare ad avere un prodotto di qualità che rispetti le tradizioni ma che dia anche maggiori garanzie dal punto di vista igienico-sanitario. Una volta completato questo lavoro preliminare, si potrà investire più energia sulla commercializzazione del prodotto, al momento limitata anche a causa della scarsa produzione, che viene per lo più consumata dalla comunità stessa. Con l'apertura di un punto vendita nella vicina città di Makutano, i membri del Tarsoi Group potranno disporre per la prima volta di una fonte di reddito costante.

 

Infine, grazie alla partecipazione dei produttori ad eventi internazionali come Cheese, AlGusto, Salone del Gusto e Terra Madre, Slow Food intende restituire a questo straordinario prodotto la dignità che merita, così che si possa tradurre in orgoglio e in un'ulteriore spinta motivazionale per gli allevatori che ne sono i custodi.

 

Per saperne di più scarica la fotostoria del progetto!

 


INFO


Gli altipiani sono la zona più fertile del Kenya e una delle più fertili dell'intero continente. Si estendono da est ad ovest, nella parte meridionale del paese. La regione più occidentale degli altipiani è quella del Western Pokot, al confine con l'Uganda e a metà strada tra il Lago Vittoria (a sud) e il Lago Turkana (a nord), due dei Grandi Laghi Africani che si trovano lungo l'asse della Rift Valley.


Qui vivono i Pokot, una delle 54 tribù riconosciute del Kenya (pur rappresentando soltanto lo 0,1% della popolazione). I Pokot sono tradizionalmente pastori: nomadi in passato, oggi vivono in villaggi composti da insediamenti monofamiliari, a stretto contatto con gli animali (principalmente vacche, zebù, capre e pollame), vera ricchezza di ogni famiglia.


I villaggi di Tartar e Soibee si trovano in una zona collinare a circa 2000 metri di altitudine, nei pressi del Monte Elgon. Gli abitanti si sono riuniti nel Tarsoi Group, il cui nome deriva proprio dall'unione di quelli dei due villaggi. I membri sono circa 65 e rappresentano il cuore del Presidio.

I video di 4cities4dev sui Presìdi Slow Food

Yogurt dei Pokot con la cenere - Kenya



Caffè selvatico della foresta di Harenna - Etiopia



Cuscus salato di miglio dell'isola di Fadiouth - Senegal

 
 
 

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